lunedì 16 maggio 2016

Crisi di ansia nei bambini: 5 consigli per i genitori

Le crisi di ansia nei bambini sono momenti difficili da gestire per i genitori.
I bambini che temono qualcosa possono mettere in atto comportamenti e avere reazioni emotive che inducono nei genitori forte apprensione e spesso una difficoltà nel sapere come comportarsi.
Questo post nasce quindi con l'intento di fornire ai genitori alcuni suggerimenti utili su come reagire alle crisi di ansia dei propri figli.

consigli per genitori di bambini ansiosi



1) Ricordarsi che l'ansia è un'emozione non nociva in sè. Questo significa che un bambino, anche se fortemente ansioso o impaurito non potrà in nessun modo avere gravi conseguenze per il fatto di sperimentare ansia. Non sverrà, non avrà un attacco di cuore. Non gli succederà nulla di grave da un punto di vista fisico.

2) Non mostrarsi preoccupati di fronte al bambino. Se il bambino avverte che il genitore è preoccupato si dirà "allora c'è veramente qualcosa di cui preoccuparsi, allora vuol dire che sto veramente male!". Quindi è importante mantenere la calma e spiegare al bambino che quel momento passerà, proprio come è venuto se ne andrà.

3) Invitare il bambino a respirare lentamente e poco profondamente. Il bambino può contare fino a tre  (uno-due-tre) nella fase di inspirazione, trattenere il fiato per due secondi e poi contare fino a sei (quattro-cinque-sei) nella fase di espirazione. Questo modo di respirare (detto anche "respirazione lenta") serve per riportare sotto controllo alcuni sintomi dell'ansia, tachicardia in primis.

4) Non allontanare il bambino dalla situazione fonte di ansia ma aspettare sul luogo che l'emotività si abbassi. Questo serve per non incorrere in problemi di evitamento, per impedire cioè che il bambino si rifiuti successivamente di stare nella situazione in cui l'ansia si è presentata.

5) Adottare la politica dei piccoli passi. Se il bambino è molto spaventato e ha forti crisi di ansia in una certa situazione, esporre il bambino gradualmente a quella situazione, dividere il traguardo finale in sotto obiettivi e premiare il bambino ogni volta che ne raggiunge uno.

Buon "lavoro" a tutti i genitori di bimbi ansiosi! 


Foto da www.studiopsicologia.napoli.it

martedì 10 maggio 2016

Cosa dire ad un amico che soffre di attacchi di panico

Gli attacchi di panico sono spiacevoli picchi di ansia che possono portare chi ne soffre verso una sgradevole sofferenza psicologica. 
Capita spesso che chi ne è colpito si rifiuti di compiere attivitå o di frequentare posti che in precedenza (prima di iniziare a soffrire di attacchi di panico) frequentava . 
Questo avviene perchè la persona ritiene che, se è capitato un attacco di panico in un determinato posto, rifrequentando in futuro quel posto, l'attacco di panico si possa ripresentare. È quindi convinta che sia il posto, la situazione, ad aver causato l'attacco di panico. 
In realtá non è così, perchè gli attacchi di panico sono scatenati dal modo di ragionare che la persona adotta ai primi sintomi di ansia.


In poche parole alla persona accade questo:

Primi sintomi di ansia --------> La persona pensa "e se mi viene un attacco di panico?" ---------> L'ansia aumenta ----------> La persona pensa "mi sento sempre peggio! Ora potrei svenire, impazzire, fare cose strane, perdere il controllo e magari anche morire! ---------> A questo punto arriva l'attacco di panico vero e proprio...


....scatenato proprio dal modo di ragionare della persona! 


In ogni caso, chi è colpito dagli attacchi di panico può confidare la cosa ad un amico, che potrebbe trovarsi impreparato su cosa rispondere. 

Ecco qui un piccolo vademecum con 5 suggerimenti da tenere presenti:

1) ricordare all'amico che gli attacchi di panico sono transitori: come arrivano, passano

2) mostrarsi rispettosi e non deridere la persona 

2) mostrarsi tranquilli e non lasciarsi allarmare dai suoi racconti 

3) non fare da accompagnatore se la persona chiede di essere affiancata nell'andare in alcuni posti dove teme possa capitarle un attacco di panico. Accompagnare una persona timorosa è un mentenimento del problema perchè non le permette mai di affrontare la propria ansia e rendersi conto che non può succedere nulla di grave.

4) suggerire alla persona di consultare un aiuto specialistico nel caso gli attacchi di panico durino da un pò e non accennino a scomparire.


Così facendo sarete un valido aiuto! 


Consigli su come aiutare un amico con attacchi di panico