giovedì 28 maggio 2015

La lettura del pensiero altrui

Spesso nel mio lavoro sento dire frasi come: "Non provo nemmeno a chiedergli quel favore. Tanto so che non me lo farebbe. Glielo leggo nel pensiero!"
Oppure: "Sono sicura che lui pensa che sono una stupida e che non gli importa niente di me!". E così via.
Nei rapporti di coppia e nelle relazioni interpersonali in genere quante volte siamo sicuri di sapere ciò che l'altro pensa? Spessissimo, diranno molti fra voi.
Ma siamo veramente sicuri di questo? Si! Diranno altrettanti. Adducendo motivazioni del tipo: sono sicura che a lui non interessa nulla di me e mi considera una stupida perchè questa mattina non mi ha neanche guardato, non mi ha nemmeno detto un "ciao"! 
Ma cosa avviene realmente spesso in situazioni come queste? Se io penso che ad un amico non importi nulla di me e mi consideri una stupida, non appena mi capitasse di vederlo come mi comporterei con lui?
Forse deciderei di non dare troppo nell'occhio e magari anche di evitarlo. Dato che credo mi consideri una stupida non mi andrebbe molto di mettermi in relazione con lui.
Però comportandomi in questo modo cosa provocherei realisticamente in lui? Probabilmente indifferenza e anche un pò di astio. Ciò mi porterebbe allora ad una conferma della mia idea di base e cioè che non gli importa nulla di me e che non ha una buona opinione nei miei confronti.
A questo punto un'altra domanda sorge spontanea.
Quanto della reazione dell'amico ho provocato io con il mio atteggiamento un pò scostante?
Forse l'amico si sarebbe comportato diversamente se mi fossi avvicinata sorridendo e l'avessi salutato con entusiasmo?
Questo per dire che talvolta credendo di sapere cosa pensano gli altri ci comportiamo proprio nel modo che suscita in loro le reazioni che non vorremmo e che non ci piacciono.
Tutto parte da lì: dalla certezza di leggere correttamente nel pensiero altrui.



venerdì 1 maggio 2015

Le 6 cose da fare... in caso di ansia.

L'ansia, ormai ne ho parlato diffusamente sul blog, è quell'emozione che si accompagna a pensieri di tipo allarmistico e catastrofico rispetto alle conseguenze di qualcosa che potrebbe accadere.
L'ansia può riguardare vari aspetti della vita, e talvolta ne compromette fortemente la qualitá.





Può colpire chiunque e a qualsiasi etá. Per questa ragione é importante sapere cosa fare....in caso di ansia.


1) Metti alla prova i tuoi pensieri. Sei proprio sicuro che la cosa che temi si possa verificare? Se ciò che temi accadesse sei certo di non poterlo proprio affrontare? Se la cosa che temi accadesse cosa potresti fare per gestirla? A chi potresti chiedere aiuto?

2) Fai una scala di difficoltá. É importante fare un elenco di situazioni, dalla più semplice alla più difficile, che l'ansia al momento ti impedisce di affrontare. Poi inizia ad affrontare la più semplice tra le situazioni elencate.

3) Evita di evitare. Una volta fatto l'elenco, datti un tempo ed inizia ad affrontare le situazioni critiche. Non rimandare. Servirebbe soltanto a peggiorare le cose.

4) Congratulati con te stesso ogni volta che riesci ad affrontare una situazione difficile. Se per molto tempo hai evitato delle situazioni a causa dell'ansia e finalmente ad un certo punto ci sei riuscito, questo è un buon motivo per essere contento di te. Ricorda che non esiste nessuno immune all'ansia (nemmeno io, che sono una psicoterapeuta esperta dell'argomento!) e che la cosa importante è imparare ad affrontarla!

5) Non parlare troppo con gli altri (amici, familiari ecc.) della tua ansia. Servirebbe solo a dare eccessiva importanza al problema e a fare il pieno di rassicurazioni non sempre richieste e non sempre efficaci.

6) Impara una tecnica di rilassamento e di respirazione. Le più efficaci sono:

- La respirazione lenta. Consiste nel respirare lentamente contando fino a tre in fase di inspirazione (fatta con il naso) e da tre a sei in fase di espirazione (fatta con la bocca). Questo tipo di repirazione va fatta controllando di espandere la pancia e non il torace e le spalle.

- Il rilassamento muscolare di Jacobson. Consiste in una serie di contrazioni e successivo rilassamento di tutti i muscoli del corpo ed è molto utile per chi avverte spiacevoli sintomi di ansia a livello fisico.

- Il training autogeno. È una sorta di autoipnosi attraverso la quale si raggiunge un rilassamto completo. Consiste nell'imparare semplici tecniche e mantenerle esercitate ogni giorno.