Ci sono diversi motivi per i quali una persona potrebbe avere difficoltà nel prendere decisioni.
Le scelte spesso comportano sacrifici o perdite e ciò è qualcosa che alcune persone possono trovare insopportabile.
Scelte di vita significative come il luogo in
cui vivere, se cambiare o meno lavoro, se proseguire o troncare una relazione
affettiva sono comprensibilmente difficili e possono paralizzare
l'individuo.
Essere in grado di lasciare una delle due
alternative può influenzare altre decisioni della quotidianità. E 'un
peccato quando qualcuno sceglie o accetta di fare una determinata cosa e passa
tutto il tempo rimpiangendo l'alternativa scartata, non riuscendo a godere di
nulla della nuova situazione.
Un altro motivo è essere eccessivamente
preoccupati o troppo dipendenti dalle opinioni degli altri. Questo può portare
una persona a non essere in grado di compiere dei passi senza aver prima
consultato le persone "di fiducia" che le stanno intorno, nella
speranza di arrivare alla scelta ottimale. È come se in qualche modo gli altri
fossero in una condizione maggiormente favorevole per determinare ciò che
potrebbe essere giusto.
In questi casi, ciò che dovrebbe essere
una decisione personale diventa una decisione "di gruppo".
Un' ultima ragione potrebbe essere data dal fatto che alcune
persone sono "ossessionate" dall'idea di prendere la decisione
"giusta" in senso generale e non quella che potrebbe essere la
migliore per loro. Se si ragiona in termini di "giusto-sbagliato", il
processo decisionale potrebbe complicarsi perché ipotizzare l'idea di fare la
scelta sbagliata può far dubitare la persona circa la propria capacità di
scegliere correttamente in senso più generale.
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Quindi, come fare per non sentirsi in balia dell’ansia e rimanere paralizzati di fronte ad una presa di decisione?
1)
Pensare che ogni soluzione può
avere lati positivi e negativi. La situazione che si lascia non è completamente
negativa e nemmeno quella che si trova sarà completamente positiva. Riflettere
sul fatto che “così è la vita” e non esiste una soluzione perfetta in assoluto.
2)
Non chiedere troppi pareri o
consigli agli altri. Ogni persona porterà il suo punto di vista, aumentando la
propria confusione e quindi la propria indecisione. Scegliere tuttalpiù una
persona di fiducia con la quale confrontarsi.
3)
Cercare di prevedere quali
potrebbero essere realisticamente i problemi che si potrebbero incontrare nel
percorrere una tra le strade possibili e pensare in anticipo alle risorse che
potrebbero essere messe in campo per risolverli.
4)
Pensare che chiunque si trova di
fronte nella vita a scelte piccole e grandi e può avere dubbi e difficoltà nel
decidere. Non ragionare in termini di tutto o nulla. Non esiste in assoluto un’alternativa
che ha solo svantaggi né una che ha solo vantaggi.
5)
Pensare che, in alcuni casi, è
possibile tornare sui propri passi e che anche questo è normale ed accettabile.
In sintesi: le persone in alcune situazioni fanno fatica a
prendere decisioni.
Questo può avvenire perché si pensa ci sia un’alternativa
migliore in assoluto delle altre e si teme di non riuscire a coglierla oppure perché
si cerca eccessivamente il consenso e l’opinione degli altri oppure ancora perché
si ritiene di non essere dei bravi decisori.
Se si ragiona in maniera più approfondita si può concludere
però che non esistono decisioni in assoluto migliori e che l’eccessivo
confronto con gli altri ci espone al rischio di un aumento della confusione.
C’è bisogno quindi di assumersi la responsabilità di
accettare una parte di rischio, pensando che tutti noi siamo chiamati, prima o
poi, a farlo.
immagine da quipsicologia.it
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